Come fare per ottenere il frazionamento e come mettere a reddito la propria casa
Il frazionamento di un’unità immobiliare, sia che si tratti di un edificio unico pluripiano, piuttosto che di un appartamento, consiste sostanzialmente nella divisione in due o più parti della proprietà originaria. Spesso si ricorre al frazionamento in caso di successioni ereditarie o a seguito dell’acquisizioni di grandi proprietà da parte di società che vogliono investire in operazioni immobiliari, ma oggi il frazionamento può considerarsi un’ottima risorsa per tutti.
In effetti può essere una soluzione estremamente vantaggiosa per tutti coloro che si ritrovano a vivere da soli all’interno di abitazioni molto grandi, in cui prima risiedevano con la famiglia.
Si pensi ad esempio a due pensionati che vivono in 120 mq e magari fanno molta fatica ad arrivare a fine mese: la soluzione può essere proprio questa invece di dover sostenere inutili ed esorbitanti costi di manutenzione per una casa che viene sfruttata solo in minima parte, può essere preferibile “ristringersi” e mettere a reddito una parte dei propri beni immobiliari.
Inoltre è bene sottolineare come, specialmente in città, dove la richiesta di appartamenti di piccola metratura, sia in vendita che in affitto, è molto elevata e dove le metrature inferiori hanno un valore al metro quadro nettamente superiore a quello delle proprietà di maggiori dimensioni, frazionare il proprio immobile ne aumenta il valore, talvolta anche in maniera rilevante.
La procedura di frazionamento varia a seconda delle norme locali ed in particolar modo in base a quanto prescritto nel PRG e nel Regolamento edilizio comunale di regola però avviene nel seguente modo. Il tecnico incaricato effettua un sopralluogo per rilevare lo stato di fatto; visiona poi la documentazione catastale ed urbanistica esistente controllando che non vi siano difformità e prepara tutti gli elaborati necessari da presentare all’ufficio tecnico comunale.
Una volta effettuati i lavori necessari per dividere fisicamente l’immobile in due o più unità distinte, il professionista dichiara il frazionamento agli uffici del catasto, mediante la soppressione del vecchio subalterno e la costituzione di quelli nuovi.
Grazie poi al decreto SbloccaItalia (2014), oggi l’iter per il frazionamento di un immobile è decisamente più semplice rispetto al passato perché non è più necessario attendere per ottenere l’autorizzazione di un titolo abilitativo, ma basta presentare in comune una semplice CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata).
Se dunque ritenete che la casa di vostra proprietà sia davvero troppo grande per voi e vi potrebbe far comodo avere un’entrata in più, non esitate a contattarmi per avere maggiori informazioni riguardo ad un possibile frazionamento e per ottenere un preventivo ad hoc.